Col fuoco e col vento
Stanno costruendo muri in tutto il mondo,
banconota su banconota,
per proteggere i loro castelli di carta,
cercando di convincerci con falsi proclami
stampati a caratteri cubitali sulle pagine dei giornali.
Le loro maschere di cera compaiono nei nostri schermi,
le loro parole vuote riecheggiano nelle radio,
vogliono circondarci per farci sentire sicuri,
dicendo che il nemico è dall'altra parte
ed intanto affilano i loro denti assetati.
Siamo noi il loro pasto prelibato,
noi che siamo chiusi nella loro tana:
d'oro le mura, di diamanti il soffitto,
delle nostre paure le fondamenta.
E' pronta la cena, tutti a tavola.
Ma noi siamo tanti, le loro bocche sono poche
ed al di là delle mura si sente parlare la nostra stessa lingua.
Il nemico non è alle porte, il nemico ha le chiavi.
Si addormenterà, gliele prenderemo.
Ed aprendo la porta ci specchieremo nei visi dei liberatori.
Ed allora soffierà il vento che spazzerà via le falsità,
ed allora divamperà il fuoco che brucerà i muri a nove zeri,
ed allora crollerà il castello,
privato delle sue fondamenta.
Perché non avremo più paura.
Stefano Tortelli
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