Scrissi le parole che seguono l'11 settembre di quest'anno, ed ovviamente il tema, quando si pronuncia, scrive o legge quella data, non può che essere, ormai, uno solo (sebbene sia anche l'anniversario del colpo di Stato in Cile, ma in Occidente pochi se lo ricordano).
Dedico questo post a Giulietto Chiesa, che ieri è stato arrestato in Estonia mentre conduceva un'inchiesta scomoda ai Potenti, un'inchiesta che null'altro vuole svelare se non la verità.
Come quella che condusse riguardo, appunto, gli attentati che colpirono gli Stati Uniti quella mattina di tredici anni fa, dei quali si sa tutta la realtà ormai, ma finché la "realtà ufficiale" rimarrà un'altra si dovrà combattere per far vincere la verità, per rendere giustizia a chi quel giorno perse la vita, per far trionfare il Sapere sull'Ignoranza.
Sono passati tredici anni da quel martedì 11 settembre 2001. Innanzi tutto credo sia importante, a prescindere da come la si può pensare, ricordare le tremila persone che sono morte asfissiate in seguito al divampare dell'incendio o durante il crollo delle Twin Towers. I morti sono morti e vanno rispettati, soprattutto quando si parla di persone che sono innocenti vittime di un odio profondo.
A tredici anni dagli avvenimenti di quel tragico mattino però si fa ancora finta di non sapere da dove sia partito l'odio assassino che si è macchiato di questa mattanza.
Le Torri gemelle; il Pentagono; l'edificio 7, sempre collocato nel World Trade Center; l'aereo "caduto" in Pennsylvenia. Quattro crimini, nessuna prova a carico del principale indiziato. Ma nel mentre ci sono state le guerre in Afghanistan, in Iraq, sono state fomentate le Primavere arabe. E perché no, si è adottata una politica ancora più repressiva nei confronti dei Palestinesi a Gaza... per non parlare della "sicurezza" negli aeroporti statunitensi, "sicurezza" che si può tradurre in tutto e per tutto in "sistema alla 1984" per schedare ogni singolo individuo che usufruisce del trasporto aereo.
Tutto questo perché si è sostenuto ufficialmente che fosse colpa dei terroristi arabi, dei talebani, degli integralisti islamici. Tutto questo perché si sa, quando la popolazione ha paura di venir sottratta della propria libertà da un nemico esterno preferisce vedersi negare della stessa dal pseudo-amico interno, che si dipinge come il difensore della democrazia ed il protettore dei diritti individuali di ogni libero cittadino.
Solo che le cose non stanno così. Non stanno così e le prove che confutano in tutto e per tutto ogni singolo avvenimento dell'undici settembre duemilauno sono innumerevoli, e soltanto chi non vuole vederle continua a pensare che fosse Al Qaeda il mandante degli attacchi. Già, chi non vuol vedere... e chi non vuol far vedere...
Ma le immagini e le perizie indipendenti parlano chiaro:
- partendo da quel che più ha sconvolto gli occhi di tutto il mondo, ovvero dall'attacco alle Torri gemelle con il conseguente crollo: le prove del fatto che le cose non stavano andando come ci stavano raccontando erano sotto gli occhi di tutti sin da subito. Innanzi tutto in un Paese come gli Stati Uniti, dove è di stanza l'esercito più potente ed efficiente del mondo, dove la tecnologia è al vertice, perdere quattro aerei nel giro di un'ora è impossibile, e non avere il tempo di raggiungerli con i caccia per intercettarli lo è altrettanto. Il nord-est degli Stati Uniti è costellato di basi militari, ed in pochi minuti ogni singolo aereo sarebbe stato a portata di missile evitando ogni possibile attentato. Ma questo non è avvenuto, e non credo proprio perché si voleva evitare di far saltare quattro aerei commerciali carichi di passeggeri (stiamo parlando degli Stati Uniti, gli stessi che volevano abbattere un aereo con studenti universitari americani nei pressi dei Caraibi per dare la colpa alla Cuba comunista). Inoltre Bush poco dopo lo schianto del primo aereo contro la prima torre sostiene di aver visto le immagini dell'impatto, quando ancora adesso è praticamente impossibile trovarne dei filmati, per cui se ha visto è perché qualcuno già sapeva, nei servizi segreti, dove l'aereo sarebbe andato a colpire. Ma queste possono essere considerate chiacchiere da bar e nulla più, illazioni di un anti-americano comunista difensore dei poveri arabi che da 1400 anni vengono additati come responsabili di ogni fatto riguardante il povero vecchio Occidente... e lo posso accettare... per cui prendiamo in considerazione ciò che non può essere supposizione, ciò che non può essere piegato e sottoposto a deformazione da un'ideologia o da un pensiero filosofico-politico... prendiamo in considerazione i fatti scientifici... le Torri Gemelle erano alte circa 400 metri, sono state colpite più o meno a tre quarti della loro altezza ed ovviamente entrambi gli aerei, quando sono andatti ad impattare contro i due grattacieli, sono esplosi dando luogo agli incendi. Il kerosene, per quanto abbondante possa essere, non può superare in alcuna condizione i mille gradi di temperatura, comunque insufficienti per far fondere l'acciaio (temperatura di fusione 1500°C, e di certo non basta un'ora di esposizione per rendere inconsistente una tale massa d'acciaio) del quale erano composte le strutture dei due edifici. Edifici che oltre tutto erano stati costruiti già con l'idea che sarebbero potuti essere colpiti da aerei e per cui progettati in modo da poter sopravvivere ad un attentato di questo tipo. Per cui come mai sono crollati? Erano stati progettati male? E se sì, gli ingegneri che li hanno progettati sono stati messi sotto inchiesta? La risposta è no in entrambi i casi. Sono crollati perché sono stati fatti implodere, sono stati minati da cima a fondo, fin nelle fondamenta. Come nelle demolizioni controllate. Se si crede ciecamente alla versione ufficiale sicuramente non basterà questo elemento, ma per l'appunto non è l'unico. Mettendo anche per assurdo che sono crollati a causa dell'attacco terroristico arabo, è fisicamente e statisticamente impossibile che siano collassati su se stessi anziché andare in frantumi adagiandosi su un lato e coinvolgendo altri edifici. E' impossibile. Le due torri sono crollate su se stesse, ad una velocità oltre tutto spaventosamente alta, come se sotto non ci fosse il vuoto... perché sotto C'ERA il vuoto... facendo detonare le cariche dal basso verso l'alto ogni piano sottostante creava il vuoto per quello soprastante, per cui non v'era alcun attrito che potesse limitare la velocità di caduta delle torri. Le torri sono cadute alla stessa velocità con la quale cade un oggetto dall'altezza di quattrocento metri nel vuoto.. e non sono ipotesi, sono i fatti, è la teoria dei gravi di Galilei, ed onestamente mi fido di più di lui che di Bush e del suo staff... come ultimi due tre-elementi, c'era la quasi totale assenza di macerie più grandi di 10 centimetri, di scrivanie, di oggetti di grandi dimensioni... non c'era niente, se non una quantità enorme di polvere... polvere che, una volta analizzata, ha presentato tracce di materiale esplosivo al suo interno... che combinazione, eh?
Per concludere, questo discorso vale anche per l'edificio 7, con l'aggravante che questo non è stato colpito da un aereo, è stato solo interessato dalle fiamme, ma il discorso fatto sopra è valido anche in questa situazione.
- per quanto riguarda il Pentagono, la versione ufficiale sostiene che sia stato colpito da un aereo di linea, dritto per dritto, su un fianco della struttura esterna. Solo che ci sono troppe incongruenze: non ci sono rottami dell'aereo, il foro di entrata non può assolutamente "ospitare" il muso di un Boeing, un aereo commerciale non è in grado di mantenere una rotta a pochi metri di altezza ad una velocità stimata attorno ai 700km/h e casualmente ogni singola telecamera che puntava il proprio obiettivo verso il lato interessato dall'attacco è stata requisita (parlo di quelle che non erano del Pentagono, dato che queste ultime stranamente non erano in funzione). Inoltre colui che è stato considerato come il dirottatore e pilota dell'aereo non sarebbe mai stato in grado di fare, alla luce della sua inesperienza, alcuna manovra con un velivolo del genere, visto che è quasi impossibile anche per i piloti più esperti con mezzi meno pesanti. Per non parlare poi di altri dati che confutano palesemente anche in questo caso la teoria del governo, ma già mi sto incazzando a scrivere i più eclatanti, se devo stare a citare le finestre integre, i falsi motori che sono stati mostrati (grandi un quinto di quelli dei Boeing) etc etc mi incazzo ancora di più. Di conseguenza, anche qui, la montatura non regge.
- infine abbiamo l'aereo che si è andato a schiantare in Pennsylvenia. Altro Boeing, stesso problema di quello del Pentagono. Il cratere di impatto è minuscolo rispetto a quello che può creare un bestione di 150 tonnellate in caduta libera, i resti ritrovati non coincidono con quelli di un aereo commerciale, sia per dimensioni che per numero di pezzi ritrovati, non vi era odore di kerosene bruciato nell'aria.. e se poteva essere credibile il fatto che fosse stato intercettato ed abbatuto, il Governo ha prontamente smentito quest'ipotesi (che tra l'altro poteva anche essere accettabile...).
Non sto a considerare i discorsi relativi ai possibili aerei scambiati e telecomandati, non sto a mettere in luce il fatto che sembra da alcune immagini che l'aereo che ha colpito la seconda torre fosse senza finestre, perché ritengo già sufficienti gli elementi sopra per ritenere come principali responsabili di questo attacco agli Stati Uniti gli Stati Uniti stessi. Perché posso anche credere al fatto che gli aerei siano stati dirottati da Al Qaeda, ma tutti sappiamo che Al Qaeda era un corpo della CIA, per cui sebbene la manodopera fosse straniera chi metteva i soldi era comunque il Governo americano.
...ma poi il discorso è semplice. Gli Stati Uniti hanno l'esercito più grande del mondo ed il fatturato più alto a livello planetario derivante dal commercio di armi. Queste armi però vanno usate perché altrimenti non si può produrne altre, mica si può dar ragione a Marx facendo crollare il proprio settore più forte a causa della sovraproduzione e della mancanza di domanda. Per cui gli Stati Uniti necessitano dal 1942 a questa parte di smaltire i loro armamenti sul nemico mondiale di turno: la Germania nazista, il Giappone, la Corea, il Vietnam, l'Iraq, la Jugoslavia, l'Afghanistan, l'Iraq2 la vendetta, la Libia, la Siria, l'Ucraina (per non parlare della Palestina); per non parlare della vendita di armi ai movimenti filo-americani in Sud America, in Africa ed in Medio Oriente... e tutto questo sistema si è caricato ancora più di importanza da quando l'Unione Sovietica è collassata, perché la paura del comunismo era più che sufficiente per giustificare alla popolazione statunitense ed agli alleati europei la leadership militare e la collocazione di basi militari con relativi armamenti in tutto il mondo, ma ora che il problema comunismo non c'è più (sfortunatamente) qualcosa si son dovuti inventare. Ed un nemico invisibile, senza bandiera, senza identità, ma soprattutto inventato, come il Terrorismo su scala globale, è lo spettro perfetto per infestare gli incubi degli occidentali.
Ci tengo a precisare che tutte queste cose sono facili da reperire, a partire da Fahrenheit 9/11 fino ad arrivare all'inchiesta di Giulietto Chiesa... ma soprattutto basta aprire gli occhi, usarli, vedere con gli occhi che avete poco sopra il naso e pensare con la vostra testa. Vedere non può impedirvelo nessuno, nemmeno voi (sempre che non chiudiate gli occhi); guardare.. guardare è un altro discorso, se vi fate convincere che l'elemento fondamentale di qualsivoglia immagine è l'1% dell'immagine stessa, beh, tanto vale che ve lo facciate raccontare e vi risparmiate la fatica.
E sembra un revival quello che ora stiamo vivendo. Sarò ripetitivo in questi giorni, ma tanto per cambiare Guccini anni fa scrisse una canzone dedicata a Silvia Baraldini, incarcerata negli Stati Uniti ufficialmente per rapina, ma nella realtà dei fatti perché comunista ed eversiva in un Paese che tutto è tranne che libero. Ed oggi questa canzone assume un nuovo significato, diventa per Giulietto anziché per Silvia, ma il messaggio è lo stesso, e la cruda realtà contenuta nell'ultimo verso è nuovamente, tristemente, tema attuale.
Stefano Tortelli (testo in corsivo 11-09-2014)
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