martedì 2 dicembre 2014

Perché "Le storie di ieri"

Benvenuti a tutti in questa mia nuova camera, ancora spoglia e senza arredi, libri, musica, film, fotografie e vestiti.

Non so ancora collocare nel tempo il momento in cui andrò ad occupare uno spazio reale totalmente mio, ma sicuramente una delle prime cose che mi porterò dietro sarà sicuramente tutto il materiale scritto negli ultimi anni, approfittando magari dell'occasione per catalogarlo, ordinarlo, rilegarlo. Ma sicuramente non lo modificherei: perché è il mio passato, è il manifesto di un mio momento appartenente ad uno "ieri" a volte indefinito ed altre con data e perfino orario preciso.
Alcuni di questi scritti sono stati concepiti con un sottofondo musicale: del resto è giusto creare un'atmosfera particolare durante l'amplesso tra le mie dita e la penna o la tastiera, anche perché nelle note spesso si trovano nuovi stimoli, il ritmo della musica o il suo contenuto ispirano nuove posizioni, nuovi metodi, nuovi pensieri.
Spesso ho scritto riguardo la musica, riguardo l'amore, riguardo la politica e riguardo le mie esperienze, il mio quotidiano: frammenti di vita vissuta rimasti impressi su carta che è impossibile dimenticare, sebbene io creda che se si arriva al punto di voler scrivere qualcosa del proprio trascorso questo fatto è già di per sé parte integrante della propria memoria a lungo termine.

Ecco perché "Le storie di ieri": riporterò qui molte delle mie passate realizzazioni, ne aggiungerò di nuove che con il passare di massimo ventitré ore e cinquantanove minuti saranno di un "nuovo ieri", cercando di rendere il tutto facilmente ritrovabile, ripercorribile, a volte addirittura rivivibile.

Spero di saper intrattenervi e di emozionarvi almeno un po', ed accoglierò ogni vostro pensiero, parere, critica e commento generato da ciò che qui avrete letto.

Sarete quindi miei ospiti se lo vorrete, le porte qui sono totalmente aperte e non c'è minimanente bisogno di bussare, e con il passare del tempo arricchirò questa camera di musica da ascoltare, di libri da leggere, di film da guardare e di quadri da appendere al muro.

Ps: credo catalogherò i post in modo piuttosto particolare, ed ogni volta che introdurrò una nuova etichetta la spiegherò, così come ho spiegato il titolo dell'intero blog.
Ah, by the way, "Le storie di ieri" è una bellissima canzone di Fabrizio De André, scritta con Francesco De Gregori ed inserita nell'album Volume 8 del primo e Rimmel del secondo. Ma preferisco sempre fare riferimento alla versione di Faber: preferisco considerarle "strane creature" i poeti, definirli "brutte creature" è un po' deleterio.. e poi la bellezza e la bruttezza sono concetti puramente soggettivi, mentre la stranezza è un'etichetta che ha mille sfaccettature... ma che spesso faccio mia.


Stefano Tortelli (02-12-2014)

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