domenica 14 dicembre 2014

Guerriero

Qualche giorno fa (in Canzone del mattino #6) descrivevo le arti come armi in mano a combattenti mai domi, mai stanchi, sempre pronti per una nuova battaglia. In linea con Icaro, questa è un'altra mia composizione sul non arrendersi mai, anche se le ferite fanno male, anche se le cicatrici ricordano le sconfitte, anche se la polvere dell'ultima battaglia ricopre ancora il volto non permettendoci di riconoscerci davanti allo specchio.

Ma c'è sempre un nuovo vento pronto a scompigliare i capelli, a ripulire il viso, a purificare le ferite. E quando soffia il vento, si può indossare nuovamente l'armatura, impugnare la propria arma e continuare la propria lotta.

Guerriero, non aver fretta nel voler rimarginare le ferite.
Guerriero, non ignorare le cicatrici che nascondi sotto l'armatura.
Guerriero, non agognare la purificazione, non cercare l'altrui perdono.
Guerriero, non dimenticarti le battaglie passate. Quelle vinte, ma soprattutto quelle perse.
Guerriero, lascia che la polvere ed il sudore dell'ultimo campo di battaglia si disperdano nel vento dei giorni a venire.
E poi riarmati, guerriero, riappropriati di te stesso.
E ritorna in campo, per una nuova battaglia. Per essere nuovamente l'eroe del giorno.



L'eroe del giorno è sempre stato il mio mantra, il mio scopo, il mio leitmotiv, l'obiettivo primo ed ultimo di ogni giorno. E ci sono tanti modi per poter arrivare a fine giornata e dire: sì, anche oggi ce l'ho fatta. E poi, con una canzone come questa come manifesto, come si fa a non voler aspirare ad essere ciò!? (Questa versione mi è sempre stata estremamente cara, l'ho sempre considerata superiore all'originale di Load. E da qualche mese ha un significato in più, che mai perderà. Perché ci sono delle canzoni che una volta acquisito un significato non possono più perderlo, riportandone alla luce ogni aspetto più bello, ogni esperienza ad esso legato, ogni emozione che ha ispirato. E la musica è questo, la musica è evocazione, è rievocazione, è riproposizione. La musica sa resuscitare qualsiasi cosa, perché la musica è il miglior sfondo possibile per il teatro dei ricordi)






Stefano Tortelli (testo in corsivo 05/11/2014)

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