Paradossalmente, sebbene nell'introduzione io abbia principalmente considerato appartenente ad un indefinito passato il materiale che pubblicherò su questo blog, oggi mi trovo a postare nuovamente una produzione odierna.
Il tutto è sotto forma di una risposta ad una richiesta che Giancarlo Cattaneo, voce di Radio Capital e curatore e presentatore, tra le tante, della meravigliosa trasmissione Parole Note, ha posto ai suoi contatti di Facebook. L'introduzione della mia risposta contiene in sé la domanda, per cui ecco il post completo, nato da alcune riflessioni fatte durante il viaggio tra Torino e Vigone tornando a casa dall'università.
Caro Giancarlo, oggi ci hai chiesto di colore ci sentiamo, di che colore siamo, quale possa essere la tinta che ci contraddistingue e perché.
E' una domanda difficile: in ventiquattro anni ne ho già fatte di tutti i colori! Sono stato incazzato NERO più di una volta, ho visto e fatto vedere i sorci VERDI, la mia mano sinistra spesso si sporca di BLU scorrendo sull'inchiostro appena posato sul foglio, son considerato un BIANCO di pelle, con occhi e capelli CASTANI e gli ideali ROSSI... Per cui non so di che colore sono, ma posso provare a dirti a quale colore aspiro.
Vorrei fosse il rosso il mio colore, perché credo sia tra tutti quello che più è adatto a rappresentare la vita dell'Uomo.
A partire dal sangue, la linfa vitale di ogni essere vivente animale, un fluido costantemente in movimento, costantemente in divenire, che si arricchisce e si impoverisce ad ogni battito del cuore. E ne bastano pochi litri per raggiungere continuamente ogni parte del nostro corpo, anche la più periferica, conferendole energia, dandole nuovi stimoli.
Rosse sono le passioni, e se il sangue è la benzina della vita le passioni ne sono il motore. E le considero rosse perché sono viscerali, fuoriescono dal nostro corpo, dal nostro Io, dal nostro inconscio, dando una ragione, una direzione, una costante motivazione alla nostra vita.
E la più grande, la più naturale, la più potente di queste passioni è l'amore, e quale altro colore si può attribuire all'amore se non il rosso? Amore che è padre delle più intense emozioni vivibili da un essere umano, e se le sue figlie più belle sono rosse, probabilmente anche tutte le altre lo sono.
Ma le emozioni, l'amore, le passioni spesso conducono a compiere errori, ma anch'essi sono rossi! Basta pensare agli anni di scuola, quelle odiose linee rosse sotto gli errori in un compito di matematica: lì per lì facevano inveire perché spesso accompagnate da un voto negativo, ma a mente fredda aiutavano a ragionare, a capire, ad aggiustare il tiro. Ed aggiustare il tiro, correggersi, significa migliorarsi, elevarsi. E di pari passo con gli errori viaggiano i peccati, rossi come l'Inferno: ma chi di noi è senza peccato? Chi di noi non ha mai errato in vita sua? Peccati ed errori sono bagagli che ci accompagnano lungo il nostro percorso, e se siamo abbastanza razionali sappiamo trarne insegnamento migliorando così il nostro cammino, smettendo di zoppicare, fino addirittura a correre, se non a volare.
E poi non si può non considerare rossi gli ideali, proprio perché parte integrante del nostro Essere, del nostro Agire, del nostro Fare. Preferisco tralasciare la questione prettamente politica, ma sicuramente la mia simpatia non è per il nero, né per il bianco, né per il giallo o il verde o il blu (ne resta solo uno, mi sa!! :D )
Rossa è la curiosità, e su questo chi ha studiato strategie pubblicitarie, chi si è occupato di regolamentare la cartellonistica, chi ha deciso che il rosso doveva accompagnare messaggi brevi, chiari e inconfondibili ben lo sa. Il rosso domina incontrastato in mezzo ad una libreria, in un'orgia di insegne lungo una via, determina il colore delle ambulanze e dei vigili del fuoco. Il rosso non passa inosservato, ti si pone davanti, ti guarda negli occhi, ti fissa fino a quando non gli farai capire che l'hai notato, che ti ha colpito, attirato.
E per finire, il rosso è considerabile anche come il La della scala di colori: è il primo a presentarsi sul pentagramma che si materializza nel cielo dopo un assolo di percussioni estive, è il primo del triumvirato dal quale sono stati generati tutti gli altri colori, ed anche nel mondo odierno è la R di RGB. Mica GBR, mica BRG... RGB. E' il leader, e si fa seguire, si lascia seguire. Ma senza costringerti a rimarcarne i passi. Lui è lì, quella è la sua essenza, quello è il suo ruolo...
Chissà poi se ne è realmente contento, il Rosso, di essere così rosso.
Per cui ecco, non posso che aspirare al rosso come colore della mia vita, con tutto ciò che ne consegue, con tutti i pro ed i contro.
Di una vita bianca, senza errori ma anche senza emozioni, non so proprio cosa farmene.
E del resto dello stesso parere, soprattutto per quanto riguarda amore, lotta e passione, era il grande ed indimenticabile Pierangelo Bertoli.
Ps: da domani pubblicherò alcune cose vecchie. :)
Stefano Tortelli (02-12-2014)
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